QUARTA DOSE MA NON PER TUTTI

La somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid non sarà per tutti

Dopo il via libera dell’Agenzia del farmaco sono arrivate le indicazioni del commissario Figliuolo per la nuova fase della campagna vaccinale.

In particolare, la circolare diffusa dal commissario Figliuolo che ricorda le indicazioni dell’Aifa sottolinea come per «i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido» sarà disponibile una nuova dose booster (dopo le prime tre) a distanza di 4 mesi.

Si tratta secondo le stime già inviate alle Regioni dal commissario Figliuolo di una platea di 889.999 persone che potranno ricevere la quarta dose. Una decisione in questo senso, ma con una platea molto più ampia, è stata adottata anche dall’Inghilterra dove la quarta dose booster è stata suggerita per tutti gli over 75 e le persone vulnerabili dai 12 anni in su.

Ma chi rientra nella platea di soggetti con «marcata compromissione della risposta immunitaria»?

Si tratta in particolare di pazienti con trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva o con trapianto di cellule staminali ematopoietiche («entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica») oppure in attesa di trapianto d’organo. E poi ancora pazienti in trattamento con terapie cellulari Car- T e con «patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure». E poi chi soffre di immunodeficienze «primitive» o «secondarie a trattamento farmacologico». Infine ci rientrano anche i pazienti in «dialisi e insufficienza renale cronica grave» o con «pregressa splenectomia» oltre che con «sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids).

Quarta dose per tutti?

L’ipotesi più concreta al momento è quella di una nuova dose vaccinale in autunno solo per le fasce più a rischio della popolazione, come ad esempio gli anziani o gli operatori sanitari. Insomma, si potrebbe procedere ad un richiamo ‘mirato’ per particolari categorie come accade per l’influenza.

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