Farmaci 2020: cala uso antibiotici e aumenta il consumo del vaccino anti-influenza

Rapporto Nazionale 2020 “L’uso dei Farmaci in Italia”, realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) dell’AIFA.

La pandemia ha inciso moltissimo sull’uso dei farmaci in Italia nel 2020. E il Rapporto nazionale realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, segnala questi cambiamenti in maniera chiara.

Riduzione del consumo di antibiotici

In particolare, tra le categorie analizzate, evidenzia la riduzione del consumo degli antibiotici rispetto al 2019, un calo pari al 21,7%, che “potrebbe essere attribuita alla modifica dei modelli organizzativi: accesso agli ambulatori dei medici e pediatri di famiglia, adozione della ricetta elettronica e alla diffusione dei dispositivi di protezione individuale”, le mascherine, “che può aver ridotto la trasmissione delle infezioni batteriche”.

Anche se negli ultimi anni si è assistito a una costante diminuzione del loro consumo, con valori che sono passati da 19,7 dosi giornaliere (Ddd) nel 2014 a 13,9 nel 2020, il calo più importante è stato registrato proprio nel 2020 rispetto al 2019.

Le associazioni di penicilline, quasi interamente rappresentate da amoxicillina + acido clavulanico, rimangono la categoria a maggior prescrizione (4,8 Ddd) e nel 2020 fanno osservare una spesa di 2,90 euro pro capite (-25,0% e -21,1% in confronto al 2019 rispettivamente per consumi e spesa). La maggior parte dei sottogruppi di antibiotici ha fatto registrare una riduzione dei consumi rispetto all’anno precedente.

C’è, inoltre, un incremento dell’azitromicina, +11,5% rispetto al 2019, che potrebbe essere dovuto al trattamento delle sovra-infezioni batteriche nei pazienti affetti da Covid-19. Allargando l’obiettivo al livello internazionale emerge che, sebbene in Italia la percentuale di consumo dei farmaci del sistema respiratorio presenti un valore (12,0%) inferiore agli altri Paesi (ad eccezione del Portogallo, 9,9%), per quanto riguarda gli antimicrobici per uso sistemico, rappresentati in Italia a livello territoriale prevalentemente dagli antibiotici, si registra la maggior quota di consumi, inferiore solo a Polonia e Francia.

Cresce il consumo del vaccino antinfluenzale.

La paura per l’emergenza Covid, ha inciso sulla decisione di molte persone di vaccinarsi contro l’influenza. Come testimonia la crescita del 23,6% dei consumi del vaccino antinfluenzale, legata a un aumento dell’adesione all’ultima campagna.

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IL KIT DI FARMACI PER LE VACANZE

Un kit di farmaci per le vacanze non deve mancare nel nostro bagaglio.

Le vacanze estive si avvicinano e i più attenti preparano una lista con tutte le cose da portare: quello che non va assolutamente dimenticato è la lista di farmaci che potrebbero salvare le ferie.

Anche perché durante le vacanze può succedere di tutto, come per esempio avere disturbi che durante l’anno non si presentano mai. Potremmo per esempio avere difficoltà a dormire, dolori addominali, problemi di stitichezza. O anche mal di gola, eritemi solari, bruciore agli occhi o punture di insetti.

Il kit di farmaci per le vacanze

Per curare i piccoli malesseri vanno benissimo i medicinali da banco che non necessitano di prescrizione medica e si distinguono per il bollino rosso con la faccina che sorride sulla confezione. Naturalmente, se non siete abituati a prenderli, è fondamentale leggere prima il foglietto illustrativo e non assumere il farmaco per un tempo superiore ai 3 o 4 giorni. Se il problema dovesse persistere, meglio rivolgersi a un medico.

L’Associazione nazionale dei farmaci di automedicazione ha creato una lista dei medicinali che non devono mancare in valigia. Come si legge sul sito, durante le nostre vacanze è meglio portare una crema e cerotti antiinfiammatori, del ghiaccio secco per infiammazioni di tipo traumatico, così come disinfettanti, garze o cerotti in caso di tagli o escoriazioni.

Alcuni consigli

-Per quanto concerne le scottature solari, è meglio prevenire che curare, ricorrendo a protezioni solari, evitando l’esposizione ai raggi durante le ore più calde della giornata, indossando un cappello e assicurandosi una idratazione continua. Appena si esce dal mare fare una doccia con acqua dolce per rimuovere il sale che potrebbe favorire lacerazioni della pelle e rimettere subito la crema solare.

-Prima di sdraiarsi al sole sarebbe meglio evitare di assumere farmaci che possono causare fotosensibilizzazione, come l’insulina, alcuni farmaci come i sedativi, quelli per la tiroide o i contraccettivi orali.

-Ricordarsi poi di portare con sé creme emollienti e contro le punture d’insetto ad azione antistaminica ed anestetica, antinfiammatori, antidolorifici, blandi sedativi per contrastare la difficoltà ad addormentarsi a base di valeriana e passiflora.

-Pasticche, spray o collutori contro il mal di gola ma anche anti-nausea da auto o aereo, e medicinali per l’intestino.

Come conservare il kit di farmaci in vacanza?

Il kit di farmaci per le vacanze, ma in generale tutti i medicinali, dovrebbero venire conservati a una temperatura di 25°C, e comunque non più di 30. Importante anche non lasciare i medicinali sotto il sole. Neanche le temperature troppo basse sono consigliate. Se viaggiamo in aereo è sempre meglio tenere la valigetta dei farmaci nel bagaglio a mano infatti, nelle stive la temperatura scende anche di molti gradi sotto lo zero.

Un’altra nemica dei farmaci è anche l’umidità, che potrebbe alterare capsule, compresse e cerotti medicati. Per queste ragioni sarebbe meglio conservare i farmaci in contenitori preferibilmente termici.

Dunque, è bene fare attenzione al loro aspetto prima di assumerli.

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FARMACI E SOLE, ATTENZIONE ALLE REAZIONI

Ci sono dei farmaci che, se assunti quando ci si espone al sole, sia al mare che in montagna, possono causare eritemi o macchie cutanee.

Nella stagione estiva l’esposizione ai raggi solari e alle elevate temperature possono comportare potenziali rischi per la nostra salute. È fondamentale prestare particolare attenzione se si assumono farmaci in questo periodo, perché la calura e l’intensità dei raggi UV possono incidere sull’integrità, l’efficacia e la sicurezza dei prodotti nonché sugli effetti degli stessi medicinali sul nostro organismo.

Farmaci e sole: quali sono i rischi?

L’interazione tra raggi del sole e farmaco (sia assunto per via orale che topica), può dare luogo ad una reazione allergica che si chiama fotosensibilizzazione o, a seconda dei sintomi, fotoallergia.

In entrambi i casi, la porzione di cute esposta alla luce solare diretta, si irrita, come se subisse uno shock.

La fotosensibilizzazione è determinata da una modifica che il principio attivo del farmaco subisce a causa dell’azione solare, motivo per cui la cute si copre di macchie rossastre o iperpigmentate, talvolta anche delle piccole bolle.

La fotoallergia, invece, è più che altro provocata da una reazione del sistema immunitario dell’organismo alla medicina, con conseguente orticaria, che può coprire porzioni di pelle più vaste rispetto a quelle esposte al sole.

Farmaci e sole: quali sono i farmaci a cui prestare maggior attenzione?

Si tratta di antibiotici, antinfiammatori, antidepressivi, ma anche la pillola anticoncezionale, ad esempio. Si raccomanda di leggere sempre il bugiardino prima di esporsi al sole, per vedere se vi sono controindicazioni in tal senso.

Tra quelli più frequenti: (da sinistra la categoria, a seguire il principio attivo, quindi il nome delle specialità medicinali più frequentemente prescritte)

-Antiacne isotretinoina Isotretinoina Stiefel, Isotrex gel, Roaccutan

-Antiritmici amiodarone, chinidina Amiodar, Amiodarone generico, Cordarone, Longachin, Ritmocor

-Antidiabetici glibenclamide, gliclazide, gliquidone, glisolamide Daonil, Gliben, Euglucon, Diamicron, Glurenor, Diabenor

-Antireumetici auranofin Ridaura

-Antibiotici dossiciclina, tetraciclina Bassado, Miraclin, Ambramicina

-Antidepressivi imipranina, amitriptilina Tofranil, Adepril, Laroxyl, Triptizol, Mutabon, Limbitryl

-Antifungini griseofulvina Fulcin, Grisovina

-Antistaminici prometazina, clorfeniramina, terfenadina Fargan, Farganesse, Fenazil, Trimeton, Fienamina, Allerzil

-Antimalarici clorochina Clorochina

-Antineoplastici dacarbazina, metotressato Deticene, Methotrexate

-Chinoloni Ciprofloxacina, enoxacina, norfloxacina, ofloxacina Ciproxin, Flociprin, Enoxen, Noroxin, Utinor, Flobacin, Oflocin

-Contraccettivi orali estrogeni e progestinici Mercilon, Securgin, Harmonet, Fedra, Arianna, Yasmin, Milvane, Minulet, ecc.

-Diuretici furosemide Lasix, Furosemide generico, lasitone, Spirofur

-Diuretici tiazidici idroclorotiazide Esidrex, Moduretic, Aldactazide

-Furocumarine methoxsoralene, oxsoralene

-FANS piroxicam, naprossene Feldene, Piroxicam generico, Naprosyn, Aleve, Momendol, Synflex

-Fenotiazine clorpromazina, promazina, perfenazina Largactil, Prozin, Talofen, Trilafon

-Sulfamidici sulfametossazolo, saulfasalazina Bactrim, Eusaprim, Salazopyrin En

Per tutti gli altri medicinali è sempre bene verificarne prima la compatibilità con i raggi solari e, in caso di malattie croniche, in cui sia impossibile la sospensione del farmaco, sarà necessario evitare del tutto l’esposizione.

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Farmaci per la cura del Covid

Una compressa da ingerire, come un medicinale qualsiasi, ai primi sintomi di Covid, inibendo il virus che lo genera (Sars-Cov-2).

Gli Usa hanno svelato un investimento da 3,2 miliardi di dollari per accelerare sviluppo e sperimentazione di farmaci antivirali che “blocchino” la malattia. Lo scopo è quello di aumentare la disponibilità di trattamenti e creare, al tempo stesso, una piattaforma per lo sviluppo di nuove soluzioni contro virus ad alto potenziale pandemico.

Le vaccinazioni sono ingranate a ritmi sempre più intensi negli Usa, Europa e altri paesi occidentali, ma la proliferazione di varianti fanno temere un regresso rispetto alle ambizioni di tenere sotto controllo la pandemia.

Perché sviluppare pillole anti-Covid?

Gli antivirali sono farmaci che contrastano infezioni virali o forniscono protezione per un certo periodo di tempo. Esercitano un’azione di carattere terapeutico o preventivo, somministrandosi per via orale (sotto forma di compresse) o con soluzioni che possono essere iniettate.

Il progetto del governo Usa è quello di allargare il più possibile la disponibilità di farmaci per via orale, intervenendo sulla malattia prima che conduca a ricoveri in terapia intensiva o al decesso.

Il virus va incontro a mutazioni frequenti, nonostante le tecnologie attuali permettano di produrre in tempi relativamente brevi vaccini efficaci per nuove varianti potenzialmente resistenti ai vaccini attualmente in uso, sarà essenziale avere a disposizione nel bagaglio terapeutico anche farmaci antivirali in grado di agire contro un’infezione attiva da Sars-Cov-2.

Visto che la replicazione virale è particolarmente attiva durante la fase precoce della malattia, questi farmaci potrebbero avere un ruolo strategico specialmente se utilizzati prima che la malattia progredisca verso lo stato iper-infiammatorio che caratterizza le fasi più avanzate.

L’unico antivirale approvato attualmente dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, è il Veklury: un medicinale sviluppato dall’azienda Gilead Sciences, già utilizzato contro l’epidemia di Ebola. Si può somministrare solo per infusione in vena, con un trattamento che va da un minimo di 5 a un massimo di 10 giorni e un dosaggio iniziale di 200 milligrammi (per scendere a 100 milligrammi nel resto del trattamento). Il principio attivo del Veklury è remdesivir, un inibitore dell’enzima virale Rna polimerasi che interferisce con la produzione dell’Rna virale e ne previene la replicazione.

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