NOVAVAX IN ITALIA: COME FUNZIONA?

Il primo lotto del vaccino Novavax è arrivato in Italia

Si comincia da Regioni come Lombardia e Piemonte, per poi proseguire con il resto del Paese. Nuvaxovid, vaccino sviluppato dalla società di biotecnologie americana Novavax, è il quinto vaccino ad essere approvato in Italia contro il Covid-19, dopo quelli di Pfizer e BioNtech, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson.

Come sottolineato da una circolare ministeriale, questo vaccino può essere usato per le persone dai 18 anni in su, ma solo per il ciclo primario di vaccinazione. Sono previste due dosi, somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra.

Come funziona Novavax?

Novavax utilizza la tecnica delle proteine ricombinanti, definita più ‘classica’ perché  sperimentata da decenni per esempio contro meningite, pertosse, epatite. Una tecnologia tradizionale insomma per il nuovo vaccino autorizzato il 20 dicembre scorso dall’Agenzia europea del farmaco (Ema). Commercializzato con il nome di Nuvaxovid e Covovax (in India), l’ultimo vaccino anti-Covid in ordine di tempo ad arrivare sul mercato è un vaccino proteico, ossia contiene frammenti prodotti in laboratorio della proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus Sars-CoV-2, e un adiuvante, la saponina. Diversamente dai vaccini Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson, Sputnik, che usano tecnologie a mRNA e vettore virale, quello prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Novavax non è un vaccino genico ed è stato creato attraverso la tecnica delle proteine ricombinanti.

NVX-CoV2373, questa la sigla, come qualsiasi altro vaccino ha l’obiettivo di stimolare il sistema immunitario facendogli produrre una risposta contro l’aggressione di un agente esterno. È composto da frammenti proteici del virus partendo dall’immissione in un ‘baculovirus’ (virus svuotato del suo contenuto genetico) di una porzione di Dna con le informazioni utili a produrre la proteina Spike. In una fase successiva, alcune cellule vengono infettate dal virus e quando il materiale è all’interno, il baculovirus libera il materiale genetico utile alla produzione della Spike. Proteina che, dopo essere stata prodotta, viene rilasciata al di fuori delle cellule. Le nanoparticelle virali contengono fino a 14 proteine Spike, a cui si aggiunge un adiuvante che stimola il sistema immunitario.

I vaccini utilizzati fino ad adesso per la campagna vaccinale ormai hanno dimostrato abbondantemente l’efficacia dei vaccini a mRna clinica contro l’ospedalizzazione e contro il rischio morte. E anche con Omicron si sono mostrati efficaci. Da Novavax ci aspettiamo lo stesso!

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