ESONERO DAL VACCINO ANTI COVID

L’esenzione dal vaccino: chi può chiederla

Da quando è stato introdotto l’obbligo di green pass, i medici devono far fronte a un effetto collaterale non da poco: l’enorme quantità di richieste di esonero dal vaccino. Per motivi di salute alcune persone non possono infatti essere sottoposte all’immunizzazione, mentre le donne in gravidanza sono un caso particolare.

Ma le vere controindicazioni alla vaccinazione anti-Covid-19 sono poche e precise.

L’Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e di Comunità (Assimefac) ha stilato un vademecum per fornire delle indicazioni ai medici deputati a rilasciare l’esonero al vaccino.

Donne in gravidanza e le neo-mamme durante l’allattamento

Le donne in gravidanza e le neo-mamme durante l’allattamento, il vaccino anti-Covid non è controindicato, si può fare. Tuttavia, qualora dopo valutazione medica si decida di rimandare la vaccinazione, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione. Anche in questo caso, quindi, la valutazione è individuale.

Soggetti allergici

L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, sul proprio sito, chiarisce che si possono vaccinare contro il Covid tutte le persone con allergie alimentari, al lattice, da contatto (dermatiti) e anche ai farmaci, eccetto chi ha una sospetta allergia grave agli eccipienti denominati polietilenglicole, macrogol e polisorbato, che deve rivolgersi prima a un allergologo.

Casi di sindrome trombotica

Oltre ad allergie a certe sostanze chimiche specifiche le controindicazioni riguardano quei soggetti che abbiano avuto una sindrome trombotica associata a trombocitopenia, una sindrome da perdita capillare, la sindrome di Guillain- Barrè o una reazione allergica grave dopo la prima dose di uno dei vaccini.

Precauzioni in caso di miocarditi e pericarditi

In caso di miocarditi – pericarditi insorte a seguito di somministrazione di un vaccino a mRna (Pfizer o Moderna), va invece presa la precauzione di inviare il paziente a svolgere una consulenza cardiologica; può essere preso in considerazione, per il completamento dell’iter vaccinale, l’utilizzo di un’altra tipologia di vaccino. Inoltre, in caso di una reazione allergica immediata verificatasi dopo un altro vaccino bisognerà avere la precauzione di valutare tipo e gravità della reazione e inviare il paziente da uno specialista idoneo. Infine anche in caso di gravidanza, anche se il vaccino non è controindicato, si può valutare la precauzione di un consulto da uno specialista.

Casi di infezione in corso o quarantena

Il rinvio al vaccino, invece, può essere attribuito a chi è in corso di infezione da Sars-CoV-2 o in quarantena. La guida raccomanda anche ai medici di spiegare ai pazienti che ottengono la certificazione di esonero alla vaccinazione che questa non consente di ottenere il Green-Pass. L’esonero dà diritto però a un certificato (per ora cartaceo, in seguito digitale) che consente di accedere a tutti i servizi per i quali è richiesto il green pass.

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