AIFA AUTORIZZA VACCINO MODERNA, DIFFERENZE CON PFIZER
Anche l’AIFA, dopo l’autorizzazione della Commissione Europea, dà il via libera al secondo vaccino, Moderna.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato il vaccino contro Covid-19 sviluppato e prodotto dall’azienda statunitense Moderna.
Si tratta di un secondo vaccino disponibile in Italia dopo quello Pfizer-BionTech, con il vantaggio di essere meno complicato da conservare perché richiede una temperatura non eccessivamente bassa, tipica di un frigorifero domestico o medico tradizionale, per 30 giorni, mentre rimane stabile a -20 ° C per un massimo di sei mesi.
Anche Moderna si basa, come Pfizer, sulla tecnologia a Rna messaggero.
Il vaccino, in base ai dati dei test clinici da poco conclusi, sarebbe efficace al 94,5 %.
Ma quali sono le differenze con il vaccino Pfizer?
I due vaccini presentano alcune differenze:
-Il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni
-La schedula vaccinale prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni, invece che di almeno 21 giorni
-L’immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una.
-Il vaccino viene conservato a temperature comprese tra i -15° e -25°, ma è stabile tra +2° e +8° per 30 giorni se in confezione integra;
-Il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione, è quindi già pronto all’uso.
Il Vaccino Moderna è una seconda arma potentissima ed efficace per limitare la circolazione del virus e tutelare la salute dei soggetti più a rischio.