FARMACO GENERICO: COSA C’È DA SAPERE

Un farmaco generico è un medicinale con gli stessi principi attivi, forma farmaceutica, dosaggio e modalità di somministrazione del farmaco ‘di marca’.

Ma cosa c’è da sapere?

-Innanzitutto, prima di essere messo in commercio questo farmaco ha bisogno dell’autorizzazione del Ministero della Sanità, che effettua studi di biodisponibilità sul farmaco generico per accertare l’equivalenza terapeutica col medicinale al quale fa riferimento: ossia la stessa composizione qualitativa e quantitativa e la stessa forma farmaceutica di quello di marca.

-Inoltre, il farmaco generico è sempre meno costoso di quello di marca (all’atto della registrazione deve costare il 20% in meno), in quanto non deve ammortizzare il costo delle spese di ricerca e di quelle di promozione. È noto che per dimostrare l’efficacia e la sicurezza terapeutica di un nuovo farmaco è necessario sperimentarlo su centinaia o addirittura migliaia di soggetti. Tale sperimentazione richiede mesi e ha costi elevati. L’azienda che mette in commercio un medicinale generico, invece, è esente dalla dimostrazione dell’efficacia terapeutica in quanto, se il principio attivo raggiunge nel sangue gli stessi livelli ottenuti dal medicinale originatore (se è cioè bio-equivalente a questo), presenta anche la stessa efficacia terapeutica. Dimostrare la bio-equivalenza richiede tempi e costi molto minori, per cui il farmaco generico può essere posto in commercio ad un prezzo inferiore.

-Un farmaco generico può essere messo in commercio col permesso di chi detiene il brevetto o quando scade la copertura del brevetto, che in Italia può durare fino a 38 anni.

– Il medico di famiglia, lo specialista ed il farmacista devono sempre informare il paziente dell’esistenza di un farmaco generico sia a pagamento che fornito dal Sistema Sanitario Nazionale; in questo modo il cittadino ha la facoltà di scegliere quale medicinale acquistare.