CARENZA DI FARMACI A BASE DI CEFODIZIMA IN ITALIA

In Italia si registra carenza dei farmaci a base di cefodizima, antibiotici utilizzati per trattare soprattutto infezioni delle vie respiratorie o urinarie. A segnalarlo è l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che ricorda come questi antibiotici appartengono alla classe degli antibatterici cefalosporine: il loro utilizzo è specifico nelle infezioni batteriche gravi, di accertata o presunta origine da Gram-negativi difficili o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici.

I medicinali in questione sono:
Diezime: carente a causa di problemi produttivi per le difficoltà di rifornimento della materia prima; le confezioni interessate sono quelle da un flaconcino da 1 g e una fiala solvente da 4 ml per soluzione iniettabile per uso intramuscolare (Aic n. 027940030) e quelle da un flaconcino da 1 g e una fiala solvente da 4ml per soluzione iniettabile (Aic n. 027940042).
Modivid: non più disponibile a causa della scelta del titolare delle Aic Sanofi Spa di interromperne la commercializzazione in maniera permanente.
Timecef: non più disponibile a causa della scelta del titolare dell’Aic Sanofi Spa di cessarne la commercializzazione in maniera permanente.

Cosa fa l’AIFA per gestire la carenza?
Per evitare di creare disagi ai pazienti che utilizzano quel principio attivo, in considerazione del fatto che in Italia non sono autorizzati farmaci con lo stesso principio attivo e che non sono in commercio in Ue altri medicinali a base di cefodizima, l’Aifa ha disposto ogni possibile azione in termini regolatori che possa essere di supporto ai titolari Aic nelle azioni da intraprendere per evitare, o minimizzare in termini temporali, la carenza.

In questa fase è indispensabile il supporto dei professionisti sanitari per assicurare ai pazienti un’attenta valutazione delle alternative terapeutiche.