Antibiotici, aumenta il consumo
Antibiotici: secondo l’AIFA, il consumo è aumentato nel nostro Paese
Nel 2018 il consumo in Italia di antibiotici è aumentato dello 0,5 % rispetto all’anno precedente. Un valore in lievissimo aumento, dato che lo scorso anno era stato di 20,9 dosi al giorno per mille abitanti.
A rivelarlo è l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nel rapporto nazionale.
È l’impiego inappropriato di antibiotici a preoccupare maggiormente: l’Aifa nel rapporto ha sottolineato la criticità della situazione italiana sia per quanto riguarda la diffusione dell’antibiotico-resistenza sia per il consumo degli antibiotici. La perdita di efficacia degli antibiotici, attualmente disponibili, rischia di mettere in crisi i sistemi sanitari, causando sia l’aumento della mortalità per infezioni che maggiori costi sanitari e sociali.
Secondo il rapporto Aifa, è inopportuno l’uso di antibiotici a seguito di una diagnosi di influenza, raffreddore comune o laringotracheite acuta. È altresì inutile e sbagliato prescrivere amoxicillina e acido clavulanico nei bambini, anziché la sola amoxicillina. Per questo motivo ridurre l’uso di antibiotici è fondamentale per contrastare la diffusione dell’antibiotico-resistenza. Le prescrizioni, come indicato nel rapporto, si concentrano prevalentemente nei canali dei medici di medicina generale e in quelli pediatrici, con il 75,2% del totale degli antibiotici dispensati. Rispetto alla media europea, l’Italia consuma il 6% in più di antibiotici.
Utilizzare gli antibiotici con attenzione deve essere un impegno e un dovere per tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale.
L’Aifa ricorda che l’uso smoderato degli antibiotici concorre ad aggravare il problema della resistenza batterica, rendendo sempre meno efficaci farmaci che in molte situazioni rappresentano dei veri e propri salvavita.
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