COVID: BOOM DI CONTAGI NON DICHIARATI

Questa estate, a differenza delle ultime due, non si è verificato un calo dei contagi.

Il boom di positivi viene certificato, ogni settimana, dall’Istituto superiore di sanità anche se in questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, c’è verosimilmente stato un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati a fenomeni di “autodiagnosi”.

Cosa significa? Che gli italiani fanno molti più tamponi fai da te. Non vanno in farmacia, preferiscono scoprire a casa se sono positivi al Covid.

Oltre ai tanti asintomatici, che ci sono sempre stati, tante persone decidono di non segnalare la malattia che gran parte dei casi non è grave, magari per non rispettare gli obblighi dell’isolamento. Chi invece ha bisogno, ad esempio per lavoro, di un test ufficiale si reca in farmacia, dal medico o alla Asl. Proprio perché a fare gli esami sono persone spesso già risultate positive a casa, la percentuale di quelli che rilevano il virus è altissima, in certe regioni al 30%.

L’aumento dei positivi ha varie ripercussioni. Sono molti di più coloro che si reinfettano rispetto al passato.

La scorsa settimana la percentuale era dell’8,4%. Adesso è salita al 9,5%. Significa che un italiano su dieci ha preso il Covid più di una volta. Per quanto riguarda l’aumento dell’incidenza in generale, il ministero della Salute ha registrato che dal 24 al 30 giugno il dato è pari a 763 casi per 100.000 abitanti, contro 504 per 100.000 abitanti della settimana precedente.

Perché Omicron 5 riesce a diffondersi così tanto malgrado il caldo?

La chiave sta nella grande contagiosità di Omicron 5. Contro quella caratteristica non può fare molto l’estate, cioè il periodo caldo nel quale si vive di più all’aperto. La nuova forma del virus si presenta con un forte mal di gola, che con le altre sotto-varianti di Omicron invece non era frequente. Inoltre, molte persone hanno la febbre, anche superiore a 38. Poi ci sono i dolori muscolari e articolari, oltre alla debolezza, cioè sintomi che invece sono tipici delle forme virali e anche delle molte varianti del Covid. È più raro che si presentino il mal di testa e anche la tosse mentre qualche paziente lamenta un forte raffreddore. Tra i sintomi più diffusi è scomparsa la perdita del gusto e dell’olfatto, che invece con altre varianti, come ad esempio la Delta, era un disturbo molto comune.

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