Farmaci e cibo di stagione: le interazioni pericolose

Interazione tra cibo e farmaci: alcuni alimenti e bevande possono interferire con l’azione dei farmaci, cioè diminuire o aumentare la loro efficacia, oppure causare effetti collaterali.

L’uso dei farmaci è in costante aumento: troppo spesso si è costretti ad assumerli per convivere con patologie che potrebbero mettere a repentaglio la qualità della vita; ma i farmaci vanno sempre gestiti con estrema attenzione. Questo perché anche i più comuni potrebbero avere effetti collaterali da non sottovalutare.

Quando cibo e farmaci sono assunti per via orale esiste la concreta possibilità che a livello dell’apparato digerente si verifichino interazioni, anche molto pericolose, certi alimenti sono infatti in grado di alterare assorbimento e metabolismo di certi farmaci con conseguenze potenzialmente drammatiche.

A maggio, sulle nostre tavole, abbiamo a disposizione verdure e ortaggi come l’insalata, gli spinaci e varie crucifere. Sono tutti ottime fonti di preziosa Vitamina K. Se però siamo in cura con farmaci anticoagulanti dovremmo fare grande attenzione. Questa vitamina potrebbe infatti rallentare il funzionamento dei medicinali. Per lo stesso motivo, andrebbero evitati il tè verde e spezie come il prezzemolo.

Oltre ai cibi, vanno trattati con cura anche gli integratori alimentari e alcuni tipi di erbe spesso consigliati per la dieta o come depuratori naturali. Un esempio su tutti è l’iperico, usato come integrazione per i disturbi lievi di ansia e depressione o per migliorare la digestione. Anch’esso rischia di alterare l’azione di alcuni farmaci diuretici e antidepressivi.

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