FARMACI SCADUTI, COSA INDICA LA SCADENZA?

Per evitare rischi e pericoli, sia per l’ambiente che per le persone, è importante verificare regolarmente la data di scadenza dei farmaci e smaltire correttamente quelli che risultano ormai scaduti.

La data di scadenza di un farmaco non indica il limite temporale oltre il quale il medicinale diventa pericoloso, ma stabilisce il limite entro il quale il produttore assicura la sua piena efficacia e sicurezza.

Di solito, questo intervallo di tempo è tra 1 e 5 anni, ma dipende anche da come vengono conservati.

Una ricerca condotta dalla Food and drug administration, l’ente che regola i farmaci in America, ha evidenziato che i farmaci perfettamente conservati possono essere tranquillamente assunti anche diversi mesi dopo la loro scadenza.

Questo però non consente di affermare che tutti i farmaci scaduti siano sicuri: è fondamentale un’analisi attenta.

Un aspetto importante da considerare è che, per alcune tipologie di farmaci, l’apertura delle confezioni può non rendere più valida la data di scadenza indicata.

Ad esempio, un flacone di collirio si può considerare scaduto dopo 15-20 giorni dall’apertura. Le compresse e le pillole sono in genere più stabili rispetto alle soluzioni liquide o delle sospensioni. Infatti, la formulazione in compresse resta stabile del 100% fino a 24 mesi dopo la scadenza, non è così per i medicinali in forma liquida, come gli iniettabili, i colliri, gli sciroppi, i quali non andrebbero mai utilizzati scaduti perché potrebbero essersi alterati.

In ogni caso, se aprendo la confezione del farmaco, notiamo dei cambiamenti come colore insolito, odore forte o cambiamenti di consistenza, il consiglio è quello di buttarlo.

Per quanto riguarda i farmaci «a basso indice terapeutico» anche piccole diminuzioni di attività farmacologica possono provocare pesanti ripercussioni sul paziente e sulla sua patologia, farmaci come gli anti-convulsivi, gli anti-coagulanti, i contraccettivi e gli ormoni tiroidei.

Dunque, è sempre opportuno controllare la data di scadenza almeno ogni sei mesi, cercando nel cassetto o nell’armadietto dei farmaci quelli che non sono più utilizzabili e cestinarli.