AIFA, RAPPORTO SULL’USO DI FARMACI IN GRAVIDANZA

L’Aifa ha presentato il primo rapporto OsMed sull’ “uso dei Farmaci in gravidanza”.

È stato presentato il 29 settembre, in diretta Youtube, dalla sede dell’Agenzia Italiana del Farmaco il primo rapporto OsMed “L’uso dei Farmaci in gravidanza”.

Il Rapporto sull’uso dei Farmaci in gravidanza rappresenta, secondo il Direttore Generale dell’AIFA Magrini, ultimo arrivato nella collana dei rapporti OsMed, l’Osservatorio sull’impiego dei medicinali che da vent’anni rappresenta il principale mezzo di monitoraggio dei consumi e della spesa dei medicinali sul territorio nazionale, una svolta nell’utilizzo dei dati.

Questo perché unisce database di diversa natura sfruttando un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, gruppi di lavoro e ricercatori.

Lo scopo del Rapporto è il monitoraggio e l’analisi delle prescrizioni in gravidanza e della varietà delle pratiche prescrittive tra regioni e in sottogruppi di popolazione.

Grazie al Rapporto è nata una rete tra istituzioni centrali, Regioni, accademia e clinici, una infrastruttura che è adesso a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale. Lo studio costituisce inoltre un patrimonio informativo da utilizzare sul territorio per modificare pratiche cliniche inappropriate.

I Principali dati del rapporto

-I farmaci più prescritti in gravidanza appartengono alla categoria terapeutica del sangue e degli organi emopoietici, seguiti dagli antimicrobici per uso sistemico e dai farmaci del sistema genito-urinario e ormoni sessuali.

-I quattro principi attivi maggiormente utilizzati sono:

l’acido folico (34,6%)

il progesterone (19%)

il solfato ferroso (18,8%)

l’amoxicillina/acido clavulanico (11,5%).

-Le prescrizioni risultano tendenzialmente in linea con la scelta di principi attivi compatibili con la gravidanza.

-L’impiego di acido folico è ancora al di sotto dei livelli raccomandati dalle linee guida nazionali e internazionali.

-I farmaci a maggior rischio di inappropriatezza sono i progestinici per la prevenzione dell’aborto spontaneo e gli antibiotici.

-Lombardia e Veneto mostrano le percentuali minori di prescrizioni in gravidanza in tutti i trimestri, e per tutte le Regioni si osserva un trend prescrittivo crescente all’aumentare dell’età materna.

-Nelle donne con parti plurimi acido folico, preparati a base di ferro ed eparinici, insieme agli ormoni sessuali e agli antimicrobici, sono le prime categorie per frequenza prescrittiva.

-Le cittadine straniere hanno complessivamente una prevalenza d’uso di farmaci minore rispetto alle italiane, mentre il maggior numero di prescrizioni riguardano le donne del continente africano, indiano e sudamericano.