VACCINI COVID-19 SICURI PER GLI ALLERGICI

I soggetti allergici possono vaccinarsi? Molti allergici hanno questo dubbio, quindi è una domanda a cui è importante saper rispondere.

Quando si parla di vaccini spesso si parla anche di allergie: sono molti, infatti, i pazienti allergici che si pongono domande sulla possibilità che un vaccino possa scatenare reazioni immunitarie eccessive in chi presenta già allergie.

Anche nel caso del vaccino contro COVID-19 sono molti i pazienti allergici che hanno espresso il desiderio di approfondire l’argomento, per poter accedere al programma vaccinale in tutta tranquillità.

Le persone con gravi allergie ad alimenti, farmaci orali, lattice, punture di api o veleno, possono fare il vaccino anti-Covid in sicurezza.

Questo il risultato di un team di esperti del Massachusetts General Hospital (Mgh) che hanno esaminato i dati di oltre 65.000 persone vaccinate con Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson.

La ricerca è partita a fine 2020 e si è arricchita nel tempo. Gli autori del lavoro hanno esaminato tutte le informazioni relative a possibili reazioni allergiche alle vaccinazioni anti-Covid.

Gli esperti rassicurano sul fatto che i vaccini sono sicuri anche per chi ha avuto episodi di anafilassi. Mentre maggior attenzione va data a chi ha avuto reazioni al polietilenglicole. Dunque, gravi reazioni allergiche rimangano estremamente rare.

I ricercatori propongono un approccio modificato alla valutazione dei pazienti con una storia di allergie, partendo da una serie di domande iniziali chiare e semplici per identificare chi è candidabile a tutti i vaccini senza la necessità di una valutazione allergologica. Difatti, con il passare del tempo, gli esperti sono riusciti a restringere in modo significativo il gruppo di pazienti con precedenti allergie che richiedono una valutazione specialistica prima della vaccinazione Covid-19.

Inoltre, consigliano solo ai rari individui che hanno avuto una recente grave reazione allergica al polietilenglicole, un ingrediente dei vaccini, di rivolgersi ad uno specialista per una valutazione, che può includere test cutanei.

La ricerca si muove dalla necessità di consentire a quante più persone possibili di ricevere un vaccino per il Covid-19 in modo sicuro ed evitare inutili esitazioni a causa della mancanza di conoscenze.

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