Covid-19 e i suoi effetti: aumentate le vendite di farmaci per combattere ansia e insonnia

Non solo mascherine e gel disinfettanti, dopo il boom di richieste di questi prodotti, gli italiani hanno cercato di gestire l’accentuata paura da Coronavirus facendo sempre più ricorso a prodotti specifici per trattare l’ansia. E così, in molte farmacie, si è registrata un’impennata negli acquisti non solo di ansiolitici, ma anche di sedativi per indurre il sonno.

Non è solo il sistema respiratorio la vittima del Covid-19, direttamente o indirettamente il virus Sars-Cov-2 ha prodotto effetti anche sulla mente e sulla psiche a tal punto che è stato ravvisato soprattutto nel periodo del “lockdown” tra marzo e aprile un aumento sulle vendite di psicofarmaci dietro prescrizione medica e – analogamente – un boom di richieste sui prodotti da banco, naturali od omeopatici per contrastare gli sbalzi di umore e regolare il sonno.

I principali disturbi lamentati dai clienti hanno riguardato patologie o situazioni tali da richiedere medicinali specifici, dispensati solo dietro prescrizione medica.
Tra questi ci sono gli ipnotici (Zolpidem e Zopiclone) e gli ansiolitici benzodiazepinici come Diazepam, Alprazolam, Lorazepam conosciuti più comunemente nelle varianti di “Valium”, “Xanax” e “Tavor”.

A fare un uso maggiore di farmaci o soluzioni naturali per migliorare l’alternanza veglia-sonno e contrastare ansia e stress da pandemia sono state le donne, con un aumento delle giovanissime.
Motivo per cui è stato registrato anche un aumento di vendite di integratori naturali a base di melatonina ed escolzia spesso associati a passiflora, biancospino e valeriana per un’azione sinergica e un effetto rilassante.