Combinazione di antibiotici, accelerano la resistenza batterica

Ogni volta che utilizziamo degli antibiotici, i batteri, capaci di resistere alla loro azione, sopravvivono e approfittano dell’eliminazione dei batteri sensibili per proliferare e attaccare altre forme di vita. La resistenza agli antibiotici è un fenomeno naturale che esiste da milioni di anni. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Gerusalemme, pubblicata sulla rivista Science, le combinazioni di antibiotici, usate sempre più spesso nella pratica clinica per aumentare le chance di guarigione del singolo paziente, potrebbero accelerare lo sviluppo delle resistenze batteriche, contro cui la medicina tradizionale sta lottando ormai da anni. Gli antibiotici sono un bene prezioso che si sta esaurendo nel tempo. Affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Nella pratica clinica succede frequentemente che il medico prescriva 2 antibiotici diversi contemporaneamente o in rapida successione, a distanza di giorni l’uno dopo l’altro. Lo studio israeliano, diretto da Nathalie Balaban, è il primo a dimostrare che somministrare due antibiotici in combinazione allo stesso paziente può favorire lo sviluppo di resistenze batteriche. Anche se nel singolo paziente questo non comporta alcun problema e la combinazione antibiotica risulta efficace, secondo gli scienziati israeliani, questa pratica clinica potrebbe essere pericolosa a livello di salute pubblica, favorendo l’insorgenza di resistenze.

L’uso responsabile degli antibiotici permetterà a tutti di avere sempre a disposizione medicinali efficaci per le malattie batteriche. Al contrario, lo sviluppo di antibiotico-resistenza, conseguente a un uso inappropriato degli antibiotici, mette a rischio la salute di ognuno di noi.